Coa fare ad Otranto durante le Vacanze?
Un mare cristallino, un borgo antico che brilla sotto il sole caldo e tutta la magia del Salento, Otranto è tutto questo e molto altro, l’ideale per trascorrere una vacanza estiva indimenticabile all’insegna della buona cucina e delle bellezze naturali. Cosa fare? Te lo suggeriamo noi, c’è solo l’imbarazzo della scelta! Ecco dunque sei cose da fare ad Otranto d’estate.
1. Partecipare ad una festa
A partire dalla primavera, Otranto diventa teatro di una serie di eventi imperdibili, dove la tradizione, il sole e la musica, sono i protagonisti assoluti. Si inizia a Maggio con la Fiera di San Francesco di Paola, un mercato antico e folkloristico che si tiene nel centro storico di Otranto, in una cornice affascinante ed indimenticabile.
A fine Giugno invece si accende la Notte Rosa, un evento totalmente dedicato al mondo femminile, con tante iniziative dedicate alle donne, come concerti, mostre ed incontri letterali. La città si accende di rosa, mentre i negozi e i bar rimangono aperti sino all’alba, illuminati e colorati, tutti rigorosamente di rosa!
Se invece ami la musica non puoi perderti l’Otranto Jazz Festival, che anima le serate estive di Otranto, con musica jazz e tanti cantanti internazionali. Molto interessante anche la Ghironda, una rassegna dedicata alla musica internazionale, che presenta anche nuovi talenti.
All’Otranto Film Found Festival invece potrai goderti un bel film all’aperto, passando una serata sotto le stelle assaporando un bel calice di vino rosso salentino. Per i buon gustai all’inizio di Agosto si tiene la famosa sagra del riccio di mare, durante la quale potrete assaporare questa specialità che si pesca nei fondali della zona e lasciarvi trasportare dalla musica dal vivo.
Durante lo stesso periodo si tiene una particolare festività che dura ben tre giorni, si tratta della Festa dei Beati Martiri Idruntini, con concerti, spettacoli di bande e musica leggera. Molto suggestiva la decorazione della città, con il borgo antico illuminato a giorno da gigantesche luminarie. Infine non potete mancare allo spettacolo di fuochi d’artificio, da ammirare sulla spiaggia.
Infine a Settembre si svolge la Festa Patronale della città dedicata alla Madonna dell’Alto Mare, con concerti, sfilate e ovviamente spettacoli pirotecnici. E se non ne hai ancora abbastanza, rimani fino al 24 settembre per goderti la Festa dell’Uva.
2. Divertirsi nei locali sulla spiaggia
Otranto è conosciutissima soprattutto per essere una città che offre tante occasioni di svago e di divertimento per i giovani. Soprattutto nella zona dei Laghi Alimini, si trovano diversi stabilimenti balneari che, quando cala il sole, si trasformano in locali notturni dove diversi e folleggiare fino al mattino. Uno fra i più frequentati è il Lido Balnearea dove si può ballare a piedi nudi sulla sabbia, con dj internazionali e tanta musica. Famosissima anche la Bahia, una discoteca in stile esotico, dove cenare e poi ballare, divertendosi insieme con tantissimi personaggi famosi. Se invece vuoi passare una serata tranquilla, puoi andare alla Suite del mar, che si trova proprio al centro di Otranto e organizza spesso delle serate a tema. Più raffinato e chic il Sole Luna Music Bar.
3. Visitare le botteghe del centro storico
Il borgo storico di Otranto è davvero affascinante, oltre ad ammirare i monumenti e le chiese antiche di questa città, potrai visitare il centro entrando nelle numerose botteghe e i negozietti. Passeggiando fra le stradine rimarrai affascinato dai piccoli negozi che vendono prodotti tipici, i laboratori artigianali e le enoteche, ma anche gli artisti di strada, che si trovano ad ogni angolo dei vicoletti e che intrattengono i passanti.
4. Esplorare le grotte
La costa sud di Otranto è particolarmente alta e rocciosa, con suggestivi paesaggi naturali davvero caratteristici e da mozzare il fiato. Il luogo ideale per chi ama il pericolo e l’avventura e ha voglia di esplorare una natura selvaggia ed incontaminata. Qui la scogliera forma alte falesie affacciate sul mare, creando non solo una scenografia unica, ma anche il luogo ideale per fare dei tuffi nelle acque blu. La Baia dell’Orte è invece il luogo ideale per dilettarsi in immersioni e scoprire, con maschera e boccaglio, le meraviglie di questi fondali. Ma la vera particolarità della costa sud di Otranto sono le grotte, ce ne sono tantissime e tutte da scoprire. Prima di tutto la grotta della Pecora, ma anche quella della Piscina, entrambe selvagge e bellissime, legate a leggende e miti antichi.
5. Visitare i laghi Almini
La costa nord della città invece giunge sino ai Laghi Alimini dove si trovano i paesaggi più caratteristici e suggestivi dell’agro otrantino. Qui si trovano due laghi, Alimini Grande, che presenta acqua salata e Alimini Piccolo, nato da una fonte di acqua dolce. I due laghi sono collegati insieme da un canale, mentre intorno si trovano dune di sabbia dorata e una gigantesca pineta verde che emana un profumo buonissimo. Anche qui si trovano tantissimi lidi, dove si organizzano feste tutta l’estate e si possono gustare i piatti tipici.
6. Mangiare un piatto di ciciri e tria
Non è solo un piatto di pasta e ceci, è una sinfonia di sapori e di profumi, che arrivano dalla campagna di Otranto. Intorno alla città infatti si producono da millenni prodotti tipici come olio extravergine d’oliva, grano ed ortaggi. Sono questi gli ingredienti principali del ciciri e tria, preparato con pasta fatta in casa dalle massaie, come accadeva in passato e con una ricetta antica millenni.
Non solo, ad Otranto da secoli la popolazione del luogo si dedica alla pesca. Dunque potrete assaporare sempre pesce fresco come triglie, orate, cernie, sgombri, saraghi, cefali, dentici, scorfani, spigole, alici, polpi, sarde, calamari, ricci di mare e seppie. Tutto questo pesce viene mangiato appena pescato, fritto, cotto alla griglia oppure servito con intingoli e salse appetitose.
Da non perdere nemmeno le verdure, come le melanzane grigliate condite con menta ed aglio, i peperoni fritti, la zuppa di pomodoro detta “prummitoru scattatu” oppure le cime di rape stufate chiamate in dialetto “rapacaule nfucate” e condite con “pezzetti di cavallo”.