Il territorio pugliese custodisce tesori e risorse archeologiche affascinanti e di rara bellezza. Sono tantissime infatti le testimonianze delle civiltà che nei secoli hanno dominato questa terra selvaggia e incontaminata. A lasciare il loro segno i Messapi, i Japigi e i Romani ma anche le popolazioni che nella preistoria abitarono le grotte della regione, soprattutto nella zona del Salento.
La provincia di Taranto e le aree circostanti furono invece la culla di una civiltà opulenta e antichissima, quella dei Greci, che costruirono numerose colonie che oggi ci appaiono come stupende città sul mare, infine nella Murgia, fra le sue vallate e la natura vergine, sono stati rinvenuti resti faunistici remoti risalenti addirittura a un periodo di tempo superiore all’uomo. Proprio per questo parchi archeologici, aree preistoriche, necropoli, villaggi neolitici, menhir, dolmen, ville e templi ricoprono tutto il territorio rendendo la Puglia un tesoro di inestimabile valore.
Il nostro viaggio inizia da uno dei parchi archeologici più belli, quello di Egnazia. Qui si possono ammirare i resti dell’antichissima città di Gnathia costruita in riva al mare a metà di in una linea immaginaria che unisce Bari e Brindisi.
La cinta muraria circonda la città creando un suggestivo semicerchio che arriva fino alla costa dove le acque blu del mare si infrangono sugli scogli bianchi. Poco più in là, ricca di mistero e di leggenda, sorge la necropoli ricoperta dalla macchia mediterranea e dove si respira un profumo intenso di salsedine e fiori. All’interno dei resti murari invece si possono visitare splendide tombe pre romane, con opulenti corredi funebri fra vasi dipinti, oro e ceramiche riccamente decorate.
Entrando nell’acropoli il visitatore rimane immediatamente a bocca aperta di fronte ad un sistema di portici che si affacciano su un’enorme piazza irregolare, più in là appare nella sua bellezza sconcertante l’anfiteatro che brilla alla luce del sole, con i suoi marmi bianchi e lucenti.
Nel litorale fra Porto Saturo e Porto Perone, sorge il parco archeologico di Saturo, in cui ammirare le testimonianze della civiltà romana e greca. Assolutamente da vedere la villa romana risalente all’età imperiale, con cunicoli, viali alberati, camere residenziali e gigantesche terme. Incantevoli e affascinanti i ricchi pavimenti con scacchiere rosse e bianche con trecce, circoli e triangoli.
A Passo di Corvo si possono invece contemplare le rovine di un insediamento del V e IV millennio a.C.. Si tratta di un parco archeologico interattivo che non solo offre visite guidate, ma anche un’immersione nell’ambiente dell’epoca con ricostruzioni di scene di vita quotidiana nel periodo neolitico e degli ambienti in cui vissero all’epoca i nuclei familiari. I visitatori possono entrare nella capanna che accoglieva la famiglia, toccare con mano gli utensili e percorrere il fossato degli animali.
Un tuffo nel passato, un viaggio unico che permetterà di scoprire il passato più antico e segreto di questa terra meravigliosa, fra antiche acropoli a picco sul mare, necropoli avvolte nel mistero, pozzi della fertilità e tombe di guerrieri del passato.