Nel cuore della Puglia si apre un territorio meraviglioso e selvaggio con chilometri di campagne disseminate di ulivi, mandorli in fiori e piante d’arancio. Una zona agraria modellata nei secoli dai braccianti pugliesi che hanno trasformato questo terreno arido e particolarmente roccioso in una zona florida e fertile che regala sapori e colori unici. Fra le colture principali troviamo la vite coltivata fin dal 900, dalle quali si ricava un vino rosso corposo dal sapore forte ed intenso ed un rosato dolce e frizzantino con un bouquet profumato che mette allegria.
Il grano tenero, l’orzo e l’avena, che nelle campagne crescono in quantità, permettono di preparare le grandi pagnotte pugliesi, le pizze e le focacce ripiene con pomodoro, melanzane e ricotta salata. Ma soprattutto il pane tipico, realizzato in gigantesche forme con una crosta croccante e gustosa ed una mollica fragrante e tenera con il caratteristico colore dorato. L’odore di questo pane, sfornato nei grandi forni delle masserie, è davvero irresistibile. Viene servito di solito come antipasto con i sott’oli preparati con le verdure di stagione, con pomodoro e basilico o semplicemente con un filo d’olio extravergine d’oliva pugliese dal sapore intenso e unico.
In queste fertili campagne disseminate di chiesette, di piccole abitazioni di campagna, di antiche costruzioni in pietra – i famosi trulli concentrati soprattutto tra Locorotondo, Alberobello e Martina Franca – si trovano tantissime piante spontanee come la ciucuredde, l’avena fatua, il pungitopo, ma anche l’asparago selvatico, il lampagione, una cipolla che viene bollita e servita con olio oppure fritta, oppure la parietaria, l’origano, l’ortica ed infine la malva e la salvia utilizzata per dare sapore e gusto ad i piatti.
Buonissimi pure i lupini, i fagioli, le fave, i ceci ed i piselli che finiscono nelle minestre e nelle zuppe servite insieme con crostini di pane, un filo d’olio extravergine d’oliva e ricotta salata grattugiata.
Tutt’intorno tutta la Valle d’Itria è disseminata di mandorli e ciliegi che regalano frutti dolcissimi con i quali si preparano i dolci ed i liquori. Buonissimi i frutti spontanei come il corbezzolo, il perastro e le amarene selvatiche da assaggiare mentre si passeggia per la campagna lasciandosi affascinare dalla bellezza del paesaggi, dalla luce e dai colori intensi di questo angolo di paradiso.
Il frutto per eccellenza della Valle D’Itria è il fico nella varietà fragno, che cresce spontanea e selvaggia nei boschetti di leccio e di rovella in tutto il territorio. Per assaporare il gusto intenso e più vero di questo angolo d’Italia il luogo migliore sono le masserie. Si tratta di elementi suggestivi e tipici del territorio rurale, enormi case di campagna con il caratteristico colore bianco che spicca sul verde della campagna. Qui i contadini della Puglia anni fa vivevano e producevano i prodotti tipici lavorando la terra e realizzando i piatti tipici della tradizione. La storia di queste masserie affonda nei secoli, in quanto furono realizzate centinaia di anni fa sulle rovine delle ville romane.
Quando si visita la Valle D’Itria è impossibile non notare queste strutture caratteristiche, quando si entra in una masseria si viene immediatamente catapultati in un mondo lontano, rustico ed autentico. Uno dei piatti più buoni da assaggiare sono le orecchiette con le cime di rapa, preparato spesso anche con un ragù di agnello. Si tratta di pasta fatta in casa realizzata come si faceva in passato, a mano e trafilata in bronzo dalle stesse massaie che tramandano questa tradizione preziosa. Fra queste la più famosa è la ricetta dei cavatelli, custodita dalle famiglie di questa zona, una pasta che si sposa in modo egregio con le cozze, ma anche con le patate, con il ragù di maiale oppure con la purea di fave.