Anche con l’arrivo dell’autunno, dopo aver riposto il costume da bagno, la Puglia può offrire luoghi e occasioni uniche per vivere una strepitosa vacanza. Oggi vi proponiamo un itinerario che si snoda fra la zona di Gallipoli e quella di Guagnano, nell’entroterra pugliese, alla scoperta del Negroamaro, un intenso vino rosso che viene prodotto in queste terre. Il negramaro è da sempre uno dei simboli del Salento e uno fra i vini più buoni al mondo.
Il nome Negroamaro (o Negramaro) deriva dal latino niger e dal greco mavros che significano nero. Il viaggio alla scoperta del Negramaro inizia partendo dalle mura del Castello angioino che domina la città di Copertino fra giardini e palazzi nobiliari. Qui potrete visitare la Collegiata, denominata anche chiesa matrice e il castello costruito nel 1530 dal marchese Alfonso Granai Castriota, un generale di Carlo V. Nel cortile interno del castello potrete partecipare ad eventi e degustazioni di Negramaro.
Poco sopra i bastioni infatti nel 2014 è stato impiantato un vigneto di Negroamaro della varietà cannellino, imitando una tradizione che avveniva secoli fa.
Da qui ci spostiamo a Gallipoli, dove potrete assaporare non solo il Negroamaro, ma anche l’ottimo olio extravergine d’oliva che viene prodotto in questa stupenda cittadina. Potrete ad esempio visitare l’antico frantoio ipogeo di via Pace, che fa parte dei 35 frantoio seicenteschi della cittadina.
Dopo Gallipoli visitate Galatina, una delle perle del barocco pugliese, qui potrete entrare nelle cantine più belle del Negroamaro, dove assaporare questo vino. Dopo aver fatto un giro nel centro storico, fra la basilica di S. Caterina d’Alessandria e la chiesa madre dei S. Pietro e Paolo, recatevi nelle campagne, alla scoperta delle diverse tenute in cui assaggiare il Negramaro.
Molte di queste si trovano in un territorio in cui ci sono reperti archeologici e spazi di degustazione in cui assaporare vino, ma anche orecchiette di grano duro preparate con il negroamaro, burratine, cagliate pugliesi, burratine e il pasticciotto.